Un paziente arriva dicendo che il suo problema è che non riesce mai a raggiungere l’eiaculazione e che questo sta diventanto problematico nel rapporto con la sua patner.
Mi racconta la sua storia dalla quale emerge che ha avuto una lunga relazione con una donna con la quale ha avuto un bambino, lei vive all’estero e lui si è sentito respinto, è lei che ha interrotto la loro relazione e lui non ha mai accettato completamente questa decisione.
Ora convive con un’altra donna con la quale sta bene ma subentra il problema sessuale.
Lavoriamo con la regressione e riprendiamo la sua energia rispetto alla ex e rimuoviamo ciò che era ancora rimasto. E’ un lavoro intenso nonostante sia alla sua prima esperienza terapeutica.
Alla fine si sente più disteso e sereno nel ripensare alla sua storia.
La seduta successiva arriva dicendo che tutto si è normalizzato e che la sua attuale patner mi ringraziava e voleva pagare lei la seduta.

La sessualità è un grande dono che facciamo all’altro, ma se subentra il controllo o il non coinvolgimento per esperienze precedenti non concluse o traumatiche spesso la sessualità risulta insoddisfacente e penalizzante. Generalmente si tratta di lavori molto semplici e rapidi che ci restituiscono tutta la gioia di una esperienza completa e coinvolgente.
Mi capita molto frequentemente che le persone arrivino con situazioni che si perpetrano da anni, con frustrazione e scontento e con poche sedute tornano alla normalità che è sempre possibile recuperare tranne ovviamente in caso di danni biologici conclamati.

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