DEPRESSIONE RECIDIVANTE: da quando avevo 16 anni
Paola si rivolge a me per un problema grave di depressione che si ripresenta ciclicamente nella sua vita dai suoi 16 anni. L'ultimo episodio era durato 2 anni ed ora sono 6 mesi che va avanti con questo esaurimento.
Ha paura di tutto e non riesce a stare da sola.
Racconta di aver perso il papà da piccola quando aveva 6 anni per
suicidio, per il resto di aver condotto una vita tranquilla con delle
sorelle e la mamma.
Paola è sposata e suo marito non ne può
più dei suoi continui periodi di prolungata apatia e
svogliatezza, la maltratta perchè non sopporta più il suo
atteggiamento.
La futura nuora mi parla di lei preoccupandosi
perchè tiene in scacco il figlio 40enne per non rimanere sola e
questo crea un grande disagio nella loro giovane coppia.
Paola è molto disponibile a mettersi in gioco, mi dice che non mangia, non riesce più ad avvicinarsi alla cucina, vive la casa come una prigione e si sente inutile e senza speranze, sempre spossata e stanchissima.
Cominciamo a lavorare sulle sensazioni e sulle
difficoltà risalendo costantemente alle situazioni del suo passato e
della sua famiglia. Riusciamo a lavorare sulla morte del padre
scoprendo l'atmosfera in cui aveva ricevuto la notizia dalla sorella,
in una vano scala buio e freddo.
Ricorda tutta la solitudine provata nel suo primo lavoro lontana da casa e su questa sensazione di quando mangiava da sola, viaggiava in treno sono costellati molti degli stati d'animo attuali.
Rapidamente Paola migliora la qualità
della vita. Ricomincia a mangiare, a cucinare, ad occuparsi della
casa, a lavorare con più energia.
Dopo 3 mesi inizia a fare
piccoli viaggi con il marito con il quale il rapporto è molto
migliorato. Ritrova la sua autonomia e la sua forza.
Dopo 4 mesi
cominciamo ad allungare i tempi delle sedute. Dopo 5 mesi decidiamo
di vederci con sedute mensili. Fino a salutarci con l'intento di
sentirci in caso di bisogno.
Paola è stata una paziente molto collaborativa e desiderosa di cambiare, non aveva nessuna intenzione di rimanere incastrata nella sua depressione e per questo si è dimostrata flessibile e plastica questo è stato per lei una garanzia di risultato rapido e soddisfacente.